Il Borgo della Birra

A Levada di Ponte di Piave, ad un incrocio sulla via Postumia, sorgeva un opificio dove venivano tagliati i tronchi d’albero che vi giungevano trasportati dalla corrente del fiume Piave, legati in grandi zattere e condotti dalle mitologiche figure degli zattieri. Al culmine del suo splendore, più di un secolo fa, gli alberi tagliati nel Cadore e nella Val Visdende arrivavano in tal numero che, a Levada, la prima piccola segheria fu ampliata, diventando un vero e proprio complesso industriale tra i più importanti della zona.

Successivamente, nel corso del ‘900, le condizioni del Piave cambiarono e sia l’uso della sua acqua per l’irrigazione, sia le dighe che venivano costruite una dopo l’altra lungo il suo corso, resero impraticabile l’antico commercio del legname.
Così l’opificio di Levada, con altre centinaia di stabilimenti simili, chiuse i battenti e, insieme all’avventuroso mestiere degli zattieri, finì dimenticato dalla storia.

Oggi, quell’antico opificio è risorto ed è nuovamente luogo di lavoro e di creazione, ma è anche luogo di memoria e, naturalmente, di ristoro.

Questo è in sintesi il Borgo della Birra: la realizzazione di una visione che ha voluto rendere nuovamente a sé stesso un luogo magico.

Ogni giorno, negli edifici e nelle stanze che videro la fatica di decine di operai, è tornato il lavoro, con lo stabilimento del Birrificio Agricolo San Gabriel, nel quale si crea e produce una birra artigianale eccellente e legata alla terra in cui nasce.

Accanto al birrificio si trovano la Torrefazione del Piave Caffè e lo Spaccio Aziendale. Nell’Osteria della Birra potete scoprire i piatti della tradizione, mentre le pareti raccontano della tradizione rurale e industriale del posto. Nella Caffetteria, ospitata in un antico deposito, potete invece gustare il Piave Caffè in un ambiente rilassante dedicato al dialogo, alla lettura e alla cultura.

Tutti questi diversi spazi costituiscono un unico Borgo della Birra, che li rende unici proprio perché non isolati ma comunicanti attraverso la Piazza, in un continuo versare e ricevere fatto di esperienze, saperi, racconti ed emozioni.